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    Quali sono le novità per il settore retail: Il panorama del 2025

    In questo articolo, che fa parte della nostra campagna 2025 e oltre, esploreremo le tendenze più trasformative che caratterizzeranno il settore della vendita al dettaglio entro il 2025 e forniremo spunti pratici per aiutare le aziende ad adattarsi.

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    Il settore del retail sta entrando in una nuova era. Entro il 2025 saranno infatti tecnologia, comportamento dei consumatori e sostenibilità i fattori che riscriveranno le regole con cui i venditori al dettaglio operano e interagiscono con i propri clienti.

    Per chi gestisce un’attività commerciale nel settore non si tratta solo di previsioni, ma piuttosto di linee guida per sfruttare al meglio queste opportunità emergenti e affrontare le nuove sfide a testa alta. In questo articolo, che è parte del nostro report 2025 e oltre, esploreremo i trend più significativi che influenzeranno il settore il prossimo anno con informazioni pratiche per aiutare le aziende ad adattarsi.

    La crescita della spesa online

    L’e-commerce ha completamente cambiato il settore retail e in particolare il segmento dedicato all’acquisto di cibo. Si prevede infatti che il mercato della spesa online raggiungerà i $334 miliardi entro il 2025: un dato che rappresenta il5.2% delle vendite totali.  Questa crescita, spinta da un cambiamento nelle preferenze degli utenti che cercano ora praticità e sicurezza, porterà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) pari a 17.3% nel periodo 2022-2025, incentivando così i venditori ad adattarsi in fretta.

    Per capitalizzare questo trend, i venditori al dettaglio devono migliorare la praticità e la velocità delle proprie operazioni online e, per questo, strumenti in grado di integrare gestione del magazzino e opzioni di consegna diventeranno essenziali. Gli addetti del settore dovrebbero anche investire in piattaforme digitali facili da navigare, che permettano ai consumatori di trovare e acquistare i prodotti desiderati in modo semplice. La concorrenza sarà intensa e solo coloro che sapranno fornire un’esperienza ottimizzata e intuitiva saranno in grado di emergere.

    Sostenibilità e riduzione dello spreco di cibo

    Mentre ci avviciniamo al 2025, la sostenibilità è diventata un elemento essenziale per il settore retail. I clienti sono infatti sempre più attenti all’impatto dei loro acquisti sull’ambiente. Negli Stati Uniti la spesa da sola costituisce il 30% dello spreco di cibo complessivo e un numero sempre maggiore di consumatori chiede più attenzione da parte dei venditori al dettaglio. Nel 2025 ci aspettiamo che gli store che hanno mostrato un impegno concreto nei confronti della sostenibilità guadagnino una maggiore fetta di mercato rispetto a quelli che non l’hanno fatto.

    Ridurre lo spreco di cibo è uno dei fattori chiave su cui i venditori al dettaglio devono concentrarsi, introducendo innovazioni come i sistemi di gestione del magazzino basati sull’intelligenza artificiale, che permettono di prevedere con accuratezza la domanda, minimizzando così il consumo eccessivo. Oltre a questo, insistere nell’uso di confezioni ecologiche e linee di prodotti sostenibili rappresenta un fattore di attrazione per consumatori attenti a queste tematiche. I dati di McKinsey indicano che i consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti sostenibili, con un effetto quindi positivo sui profitti dei venditori al dettaglio. McKinsey & Company ha indicato che i consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti sostenibili, con un effetto quindi positivo sui profitti dei venditori al dettaglio.

    La crescita dei prodotti a marchio del distributore

    NielsenIQ ha messo in evidenza che l’apice del successo per i prodotti a marchio del distributore è stato nel 2013: una testimonianza della loro popolarità crescente tra i consumatori che cercano opzioni di alta qualità e a buon mercato. Gli utenti sono sempre più attenti ai costi e per questo sono alla ricerca di alta qualità a prezzi ragionevoli. I venditori hanno quindi un’opportunità unica di introdurre o espandere prodotti con il proprio marchio per catturare questa fetta di mercato.

    Questa tipologia di prodotti offre un ben preciso vantaggio competitivo. I marchi del distributore permettono infatti ai venditori al dettaglio di offrire articoli di alta qualità a prezzi competitivi, mantenendo però allo stesso tempo margini più alti rispetto alle aziende che operano a livello nazionale. Essi rappresentano anche un’opportunità di branding per rendere ancora più stretto il rapporto tra consumatori e store. Chi gestisce un’attività di retail dovrebbe investire in Ricerca & Sviluppo per selezionare prodotti a marchio del distributore in grado di rivolgersi ai trend attuali del mercato, come la richiesta di articoli biologici, sostenibili e a chilometro zero.

    Personalizzazione ed esperienze guidate dall’intelligenza artificiale

    L’uso dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per personalizzare l’esperienza di acquisto dovrebbe raggiungere un nuovo picco nel 2025. Oltre l’80% dei manager del settore retail intendono adottare strumenti di automazione basati sull’intelligenza artificiale entro il 2027, a testimonianza dell’importanza crescente di questa tecnologia nelle vendite al dettaglio. Si prevede anche che le attività commerciali che implementeranno in modo efficace la personalizzazione dovrebbero vedere un incremento del 20-30% nel tasso di conversione, rendendo questi strumenti un investimento critico.

    Il trend della personalizzazione non è limitato al marketing, ma riguarda l’intera esperienza di acquisto, che viene così resa intuitiva. Utilizzando i suggerimenti generati dall’intelligenza artificiale e le analitiche predittive, i venditori al dettaglio possono creare percorsi personalizzati per i consumatori, mettendo in evidenza prodotti coerenti con i loro gusti e le loro preferenze.

    I venditori possono utilizzare l’intelligenza artificiale per tracciare il comportamento dei clienti e anticipare i loro bisogni ancora prima che si manifestino. Questo tipo di dati incrementa le vendita e spinge la fidelizzazione tramite interazioni ben studiate e individualizzate.

    Modelli di acquisto ibrido e vendite omnicanale

    La linea di demarcazione tra acquisti in store e online diventa sempre più sottile, portando a modelli di acquisto ibridi che sodddisfano la richiesta di praticità da parte degli utenti. Entro il 2025, il 59% dei consumatori preferirà comprare online, mentre il 41% continuerà a farlo in store. NielsenIQ ha fatto presente che i prodotti a marchio del distributore hanno raggiunto il picco del proprio successo nel 2023, sottolineando la loro crescente popolarità tra i consumatori che cercano opzioni di alta qualità a prezzi accessibili.

    Il modo migliore con cui i venditori al dettaglio possono adattarsi a questo trend è integrare in modo efficace le due modalità—creando vere e proprie esperienze omnicanale. Così facendo, i consumatori potranno passare senza sforzo da un canale di vendita all’altro, iniziando per esempio a riempire il proprio carrello online e completando l’acquisto in store, o viceversa. Gli addetti del settore devono fare anche attenzione a uniformare promozioni, programmi fedeltà e assistenza clienti in tutti i canali per garantire un’esperienza coesiva con il proprio brand.

    Investire in opzioni clicca e ritira è un altro elemento importante perché consente ai consumatori di ordinare online e ritirare gli articoli nel momento desiderato, direttamente in store o in armadietti dedicati.

    Attenzione a salute e benessere

    Il comportamento dei consumatori sta dando sempre più importanza a salute e benessere, come dimostra la crescita della domanda di cibo funzionale, considerato positivo per il corpo al di là della semplice nutrizione. Entro il 2025, i venditori al dettaglio che si dedicano a questo mercato sempre più attento alla salute vedranno una crescita significativa del proprio volume di affari.

    Tutto questo si traduce in più opportunità per la promozione di articoli biologici o poco lavorati e integratori, oltre a offrire la possibilità di collaborare con produttori locali in grado di agganciarsi a una logistica a chilometro zero che dia importanza a salute e sostenibilità. I venditori dovranno creare sezioni dedicate a questo tema sia in store che online, mettendo in evidenza cibi funzionali, vitamine e prodotti naturali che contribuiscano al benessere.

    Praticità e opzioni pronte per il consumo

    La praticità è il valore numero 1 e il mercato delle opzioni pronte per il consumo cresce allo stesso ritmo. Ci si aspetta che entro il 2025 sempre più negozi al dettaglio espanderanno la propria offerta nella categoria alimenti pronti: un segmento alimentato da quei consumatori che sono alla ricerca di soluzioni rapide, senza però compromettere la qualità del cibo.

    I venditori al dettaglio dovrebbero considerare di espandere la sezione dei piatti caldi, dei pasti sani pre-confezionati e della verdura fresca già tagliata per accontentare le richieste di questo segmento di mercato. L’aumento del lavoro da remoto ha portato a una domanda crescente per cibo pronto e sano, soprattutto durante l’orario del pranzo. I clienti che cercano praticità sono disposti a pagare di più per alimenti che semplifichino loro la vita, creando così un’opportunità di profitto su cui vale la pena di investire.

    Consegne senza intoppi ed esperienze in store

    Le aspettative dei clienti nei confronti delle consegne sono cambiate in modo significativo. L’83% di chi fa acquisti online mostra di preferire le consegne gratuite e la domanda di chi desidera ricevere gli ordini lo stesso giorno è aumentata del 62% dal 2020. Secondo l’Associazione Nazionale della vendita al dettaglio statunitense, l’83% di chi fa acquisti online nel paese preferisce le consegne gratuite, con un aumento del 62% dal 2020 della domanda da parte di chi vuole ricevere i propri ordini lo stesso giorno. Per rimanere competitivi nel 2025, i venditori al dettaglio devono essere in grado di garantire consegne senza intoppi, migliorando allo stesso tempo le esperienze in store.

    Investire in tecnologie per la logistica è l’arma vincente per ottenere questo risultato. Chi lavora nel retail ha bisogno di soluzioni ultimo miglio efficienti e in grado di ottimizzare il processo di consegna, mantenendo bassi i costi e alta la soddisfazione dei clienti. Per quanto riguarda invece l’esperienza in store, i venditori devono munirsi di etichette digitali per gli scaffali, pagamenti automatizzati o addirittura assistenti virtuali che usano l’intelligenza artificiale per minimizzare i punti di attrito per i clienti, aiutando a migliorare l’efficienza dello store e l’esperienza complessiva.

    Utilizzare i dati per migliorare il coinvolgimento dei clienti

    I venditori al dettaglio che nel 2025 riusciranno a sfruttare al meglio i dati in proprio possesso guadagneranno un vantaggio importante sui propri competitor. Le informazioni ricavate dai dati permettono di gestire di tutto, dai livelli di riempimento del magazzino alle campagne di marketing personalizzate e all’aspetto dello store. Chi opera nel retail deve iniziare a vedere i dati come uno strumento per prendere più decisioni strategiche invece che un semplice sottoprodotto delle transazioni.

    Coinvolgere i clienti con un marketing direzionato e personalizzato, che si basi sui dati analitici, può fare la differenza in modo significativo. Il potere dell’analisi predittiva può essere usato anche per anticipare trend e variazioni nella domanda, garantendo che lo store abbia sempre a disposizione i prodotti che i consumatori vogliono, evitando così una perdita di vendite dovuta a scaffali vuoti.

    In poche parole: Preparati per un futuro efficiente e guidato dalla tecnologia

    Entro il 2025, il mondo del retail subirà cambi significativi in termini di avanzamento tecnologico, innovazioni che mettano al centro il consumatore e una rinnovata attenzione alla sostenibilità. Chi opera in questo settore deve considerare questi trend come opportunità di crescita e differenziazione.

    Adottare personalizzazioni basate sull’intelligenza artificiale, espandere i prodotti a marchio del distributore, integrare esperienze omnicanale e investire in iniziative per la sostenibilità sono alcune delle azioni pratiche che i venditori al dettaglio possono intraprendere. Utilizzare i dati per migliorare il coinvolgimento online e offline dei consumatori garantirà loro di restare sulla cresta dell’onda in un mercato fortemente competitivo.

    Il futuro del mondo del retail è dinamico e solo coloro che si adatteranno in fretta alle sue trasformazioni potranno coglierne i frutti. Adesso è il momento di pianificare per far sì che, all’arrivo del 2025, il tuo brand non rimanga nelle retrovie ma sia in una posizione di comando.

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